Apprendimento euristico: ecco come il nostro organismo impara e si migliora continuamente

apprendimento euristico

Apprendimento euristico: ecco come il nostro organismo impara e si migliora continuamente

In questo articolo vediamo cos’è l’apprendimento euristico e come funziona.

Innanzitutto ti spiego cosa significa l’aggettivo euristico. Euristico in matematica è un procedimento non rigoroso, o intuitivo, analogico, che consente di prevedere un risultato, che dovrà poi essere convalidato in seguito. Quindi è un processo che riguarda tentativi, anche casuali, comunque intuitivi e rapidi, che consentono un’approssimazione rapida, a cui va affiancata poi una selezione successiva.

Ora vediamo come questo concetto ci riguarda e soprattutto come coinvolge il nostro organismo.

C’è una cosa importante da dire prima ancora di iniziare: l’apprendimento euristico riguarda tutto l’organismo, non solo il cervello come saremmo portati a pensare. Infatti, come dicono Maturana e Varela, la cognizione è presente in tutto il corpo, non solo nel cervello. Siccome la cognizione è un fenomeno intrinseco di tutto l’organismo, viene perpetrata oltre che dal sistema nervoso anche da quello immunitario e da tutte le strutture recettoriali, così come da tutte le parti delle reti coinvolte. Quindi in realtà l’apprendimento euristico riguarda il sistema nella sua interezza.

L’apprendimento euristico avviene con la selezione della risposta migliore per tentativi casuali e correzioni.

Mi focalizzo ora sull’apprendimento cerebrale.

Nel cervello, l’apprendimento euristico avviene attraverso un primo tentativo di connessione sinaptica casuale, che può essere esatto o in errore.

A questo punto viene effettuato un secondo tentativo (sempre casuale). Se il risultato è migliore del precedente, viene rinforzato. In pratica il cervello continua su questa strada intrapresa. Inoltre è in grado di ottimizzare tutto il processo, in modo che i tentativi effettuati siano sempre più probabilmente efficaci. Con questa modifica dinamica e continua della rete fisiologica di apprendimento il sistema si garantisce sempre l’efficienza massima per lui in un dato momento

Il sistema non solo apprende in modo euristico, ma migliora il suo schema di apprendimento.

Ma nella pratica come avviene ciò?

Viene costruita una rete di collegamenti casuali tra neuroni sensoriali che ricevono e processano il segnale in entrata, neuroni nascosti e neuroni output. Ogni collegamento (sinapsi) trasmette il segnale con un’intensità casuale. In questo modo l’importanza (peso) di ogni collegamento è casuale. Questo significa che la rete miscela ogni segnale in ingresso per poi ritrasmettere una sorta di rumore, di intensità variabile a seconda del peso delle connessioni. Il cervello, durante i primi apprendimenti, necessita di un feedback esterno per capire la correttezza o l’erroneità dei collegamenti. Poi diventa sempre più autonomo.

Le sinapsi e le fibre nervose centrali che trasmettono spesso molti segnali (preferibilmente forti) vengono rafforzate, quelle che ne trasmettono pochi (o molto deboli) vengono indebolite. Avvengono vere e proprie modifiche biochimiche, che cambiano le fibre dal punto di vista strutturale. Viene così migliorato il “suono” e abbassato il “rumore”.

Poi la rete neurale memorizza gli schemi relativi ai segnali in ingresso, in base alla distribuzione dei collegamenti variamente intensi (pesanti).

1) creazione di connessioni dal peso e dalle “forme” casuali

euristica step 1

2) rafforzamento di alcune connessioni e indebolimento di altre

euristica step 2

3) memorizzazione degli schemi e consolidamento della procedura

euristica step 3

Lo studio del sistema nervoso, soprattutto centrale, è certamente affascinante, ma sarebbe parziale ritenere che sia l’unica sede di apprendimento. Ogni sottocomponente del sistema è in grado di apprendere e ottimizzare la sua risposta. Ad esempio l’apprendimento euristico avviene durante lo svezzamento, quando il sistema digerente, e soprattutto il sistema immunitario intestinale, imparano a digerire i cibi in modo progressivo e sempre più ottimizzato. Anche prima, l’intestino del neonato deve gestire i primi processi digestivi e la muscolatura intestinale, e si deve coordinare. Dopo i primi mesi di coliche, solitamente queste si esauriscono spontaneamente.

Un altro esempio di apprendimento euristico è la selezione della miglior risposta anticorpale, attraverso la selezione dei linfociti.

Insomma, il nostro sistema apprende e ottimizza l’apprendimento in modo continuo e euristico, per adattarsi all’ambiente sempre al meglio delle sue possibilità!

Ho imparato i primi concetti sull’apprendimento euristico in questo libro affascinante e molto denso di concetti interessanti: “Il cervello quantico” di Jeffrey Satinover. Qui lo puoi trovare! Spero che ti ispiri come ha fatto con me!

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1 Comment
  • Massimiliano Fortini
    Posted at 07:32h, 17 Dicembre Rispondi

    Buongiorno Prof.
    Articolo molto interessante.
    Il fatto che tutto il nostro sistema sia in continuo apprendimento e per me un concerto a cui non avevo mai pensato.
    Grazie.

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