Corpo e cervello: vite parallele, o unicum inseparabile?

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Corpo e cervello: vite parallele, o unicum inseparabile?

Introduco in questo articolo i rapporti più o meno sereni e pacifici tra corpo e cervello.

Parlo spesso del nostro organismo, di come funziona il corpo, e così via.

Ma la nostra esistenza non si potrebbe verificare senza le emozioni e gli stati mentali, e quindi è indispensabile vedere anche questi aspetti. Il mio scopo sapete che è quello di costruire un modello chiaro e complessivo che ci caratterizzi e permetta di iniziare a descriverci in modo accurato. Per fare ciò serve una conoscenza di come il corpo e il cervello si integrano, e di come in realtà non siano due entità divise, ma sono di fatto la stessa cosa. Sono compartimentate attraverso la barriera emato-encefalica, formata dalle cellule specializzate del tessuto che riveste i vasi del sistema nervoso centrale. Corpo e cervello sono indivisibili nei fatti, se non per necessità descrittive.

Le tre differenze tra corpo e cervello che secondo me hanno causato il grande errore di considerarli come entità completamente separate sono:

  • La differenza di misurabilità: ad esempio possiamo misurare l’efficienza del rene nel filtrare l’acqua, ma non possiamo attualmente valutare con le stesse modalità l’efficienza del cervello nel produrre uno stato mentale. Spesso non sappiamo a quali parametri affidarci per valutare il cervello in modo sensibile e accurato. E’ per questo che molti test psicologici si basano sull’autovalutazione dei sintomi. In generale, è molto più difficile trovare parametri oggettivi che descrivano lo stato di salute cerebrale, soprattutto in campo emotivo e psicologico.
  • La differenza di organizzazione, che risulta in diversi livelli gerarchici. Il cervello è nato per integrare al meglio gli stimoli provenienti dal corpo e dall’esterno, per migliorare l’efficienza di risposta, attraverso una modulazione precisa. Quindi, dal punto di vista storico, è sempre sembrato naturale considerarlo come il comandante del corpo, che gli obbedirebbe in modo meccanico.
  • La coscienza: una piccolissima parte dell’attività cerebrale emerge in coscienza. Noi siamo coscienti di alcuni dei nostri pensieri, adesso ad esempio state leggendo e sapete che lo state facendo. Io scrivo e sto usando consciamente i processi del pensiero. Al contrario, non siamo coscienti del fatto che il rene sta filtrando l’acqua. Lo sappiamo perché ce l’hanno insegnato, ma non lo percepiamo. E’ la coscienza che cambia completamente il nostro ruolo di osservatori della realtà e di noi stessi. Questo è un tema centrale, molto spinoso, ma non posso esimermi dall’affrontarlo. E’ la coscienza, insieme all’evoluzione dell’intelligenza, che ci ha permesso di caratterizzarci come esseri umani, come individui immersi nella società, nell’ambiente, e nelle loro regole. E’ la coscienza che consente un nuovo linguaggio, quello parlato e quello dell’elaborazione sensoriale, che si aggiunge agli altri linguaggi della vita.

Questi tre fattori hanno guidato la filosofia e le scienze biologica e medica nei secoli scorsi, e anche tuttora.

Allo stesso tempo fanno sì che tutte le descrizioni sul cervello siano separate da quelle del corpo.

E’ il cervello, e i fenomeni d’emergenza che ne derivano, che aumenta di molto la complessità del nostro organismo, e che rende molto difficile la realizzazione del mio sogno, cioè la descrizione di ogni stato possibile dell’organismo con un’equazione. Questo perché allo stesso tempo il cervello ci caratterizza fortemente come individui, e inoltre rende la nostra risposta agli eventi ancora meno prevedibile di quanto già non fosse, attraverso le emozioni e la cognizione propriamente detta.

Quindi, appunto, il cervello e il corpo funzionano in modo coordinato. Il cervello ha un ruolo centrale in tutti gli organismi che ne sono provvisti, e in noi esseri umani ancora di più. Ma le comunicazioni tra il corpo e il cervello avvengono in senso biunivoco. Cioè il corpo dà incazioni al cervello, e gli “comanda” certe cose, e il cervello dà altre indicazioni al corpo, comandandone altre funzioni.

La loro coordinazione e complementarietà è centrale, motivo per cui ne parleremo in un’altra puntata! 

Hai delle domande? Fammele pure nei commenti!

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