La medicina ha fatto incredibili progressi. Ma, se osserviamo attentamente, notiamo che questi negli ultimi anni riguardano le aree della chirurgia, della riparazione, della tecnologia. Nell’ultimo periodo la parte farmacologica della medicina è più in difficoltà per molte malattie, soprattutto quelle croniche. Questo perché, tra le altre cose, come filosofia della medicina si utilizza ancora un approccio cartesiano alla salute e alla malattia. Si vede nella malattia la macchina che si rompe e non è più riparabile, ma solo parzialmente correggibile.
E’ necessaria quindi una nuova logica, un nuovo approccio scientifico che affronti radicalmente il problema. I Sistemi Complessi sono la cornice concettuale che ci permette di capire come funziona il nostro organismo, con quali regole, come si esprime in modo dinamico e in accoppiamento con l’ambiente. Vanno utilizzati insieme a un nuovo approccio filosofico che integri il riduzionismo e l’empirismo, per creare un nuovo modello di salute e malattia attraverso il quale inquadrare in modo coerente e completo i fenomeni che osserviamo.
In tutto questo, la prima consapevolezza da ottenere è che siamo osservatori della realtà, e come tali interagiamo con essa. Lavorando su queste tematiche multidisciplinari il mio scopo è portare modelli coerenti in medicina che partono proprio dai sistemi complessi e iniziare ad utilizzarli. Questo per creare un nuovo paradigma concettuale che consenta di superare la stagnazione attualmente presente, e che ci permetta un approccio al paziente e alla pratica medica più efficace, efficiente, rispettoso della vita.
20 November